venerdì 4 aprile 2014

Trofeo MotoGP 2009


«Ho provato un notevole orgoglio nel vedere la mia creazione “viva”, poter toccare con mano il mio lavoro, probabilmente il mio primo. E’ stata una grande gioia e una grande sorpresa constatare che il mio lavoro era stato apprezzato e aveva raggiunto una vetrina internazionale così importante. Credo che per me questa sia stata un’esperienza doppiamente gratificante, sia a livello della mia formazione, sia perché ho lavorato facendo ciò che mi piace, cioè disegnare e creare.»
(miei appunti sparsi qua e là dopo il 29-30-31 Maggio 2009)
Schizzo

E' giunto il momento di rivangare un po' di ricordi, quindi vediamo di parlare di un mio lavoro precedente.
Nel 2009 (quand'ero giovane, ahimè, all'età di 16 anni), mi venne fatta una proposta molto accattivante: mio padre, dipendente Telecom Italia, mi informava di un concorso per realizzare il trofeo classi 125, 250 e MotoGP per la tappa italiana del Motomondiale al circuito del Mugello; il vincitore avrebbe avuto tre pass per il VipVillage della Ducati, dal quale assistere alla gara.
Quindi, un po’ per scherzo, decidemmo di partecipare, proponendo il mio schizzo buttato giù secondo il regolamento dettato da Alice (sponsor ufficiale, secondo il quale ci si doveva basare sulla velocità, semplicità e tensione verso il futuro, dettami dall’azienda perseguiti).
Render 1
Il mio trofeo vinse, dopo essere passato al vaglio di una giuria di sportivi e non.
Inutile dire che rimasi sorpresa: non me l’aspettavo davvero, proprio perché era stata un’idea venuta lì sul momento, mentre si gareggiava con persone più grandi e sicuramente con molta più esperienza di me. Ebbi diretti contatti con l’azienda incaricata di realizzare il progetto, e chiedevano a ME le autorizzazioni per ogni modifica. Ora, tornate tutti voi all’età di 16 anni e immaginate di fare la cosa che più vi rende felici: come vi sentireste? Io ero al settimo cielo.
Mi venne proposto un primo render (a sinistra), che chiesi di modificare, non apprezzando l’idea della pista; si trovò, quindi, un accordo per semplificare la mia idea, soprattutto appiattendo il prisma centrale e semplificandolo verso una circonferenza (ripensandoci ora PERCHE’ scegliere una forma squadrata quando le curve sono così belle? Come si cambia con l’età!). Dopo gli accordi, venne realizzato il trofeo definitivo (a destra), che mi aspettava all’ingresso del VipVillage. 
Modello definitivo
Il trofeo piacque, e venne utilizzato sia per la tappa tedesca che per quella olandese, con delle piccole modifiche nei colori, riportando le bandiere dei rispettivi paesi.
Credo sia stata una delle esperienze più emozionanti che ricordi; vedere un’idea prendere vita, e prendere vita in un contesto così grande rispetto a me, fu la scintilla che mi disse “Sara, tu sai ciò che vuoi fare nella vita”.

Sembra un tono quasi mistico, ma avendo perso questa bussola per gli scorsi due anni (eh già, Ingegneria non fa per me), ritrovarla ora e fare ciò che mi piace, con tutte le difficoltà, ostacoli, soddisfazioni e gioie che può portare, credo sia il regalo più bello per quella sedicenne che teneva in mano la sua prima creazione (PESANTISSIMA!), vedendola poi nelle mani degli sportivi che l’hanno sollevata e vinta.




















Giuria
(Allego la pagina dedicata all'allestimento eseguito dall'Alessandro Rosso Group:




.Sara.Baraglia.

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